Where it all goes?

L’editoriale che ci invita a riflettere sul rapporto tra estetica e ambiente

La sostenibilità è oggi una questione fondamentale, un concetto che va oltre le scelte quotidiane e abbraccia ogni settore, compreso quello della moda. Non si tratta solo di vestiti, ma di come essi possano rispecchiare la bellezza e la creatività umana, bilanciando estetica e responsabilità. 

Questo è il punto di partenza per Mariavittoria Fiorani, stylist e art director, nella realizzazione del servizio fotografico ‘Where it all goes?’.

In un mondo così frenetico, il suo invito è quello di fermarsi a riflettere su un futuro in cui estetica ed etica possano coesistere, garantendo non solo bellezza, ma anche la salvaguardia del pianeta che ci ospita.

Nel corso della storia, l’abbigliamento – nato per proteggere il corpo – è diventato un’espressione artistica e una forma culturale che oggi non può prescindere da un approccio consapevole.

Il valore estetico di un capo deve risiedere non solo nelle sue forme e nei suoi colori, ma anche nei processi che lo generano. 

I piccoli brand emergenti, il vintage o il second-hand rappresentano esempi virtuosi di come si possa innovare senza sacrificare l’ambiente.

Tessuti sostenibili, trasparenza produttiva e l’uso responsabile delle risorse sono le fondamenta di una nuova moda che rispetta sia la Terra che le persone. 

Questo editoriale pone un interrogativo che non può più essere ignorato: dove stiamo andando?

L’essere umano ha sempre cercato di trasformare il necessario in bellezza, come dimostrano l’evoluzione della moda e il suo incontro con l’architettura, due ambiti centrali per Mariavittoria. Basti pensare a ciò che l’uomo è stato in grado di realizzare con le proprie mani: forme, colori, geometrie. Queste sono espressioni della creatività umana, ma ciò che la stylist vuole comunicarci è che oggi il vero lusso risiede nella capacità di creare senza distruggere.

È in questo equilibrio tra creazione e responsabilità che si trova il futuro della moda.

La moda è uno strumento di cambiamento, una manifestazione di creatività che non si limita all’apparenza, ma diventa portavoce di una rivoluzione culturale: quella della sostenibilità. 

L’obiettivo finale è immaginare un futuro dove la cura per la moda si integri con l’attenzione per l’ambiente, un mondo in cui ogni capo d’abbigliamento diventa una testimonianza della bellezza umana e del suo impegno nel preservare il pianeta. In questo scenario creatività e sostenibilità coesistono, offrendo una nuova prospettiva per la moda: una celebrazione sia dell’estetica che dell’etica.


Editorial: Not Yet Magazine
Editors: Max Brtl & Pit Brtl
Art Director & Stylist: Mariavittoria Fiorani
Photographer: Filippo Florindo
Make Up & Hair: Gloria Policarpo
Model: Sofia Coral (Select Model Milano)
Fashion: Collapse, Eva Di Franco e abiti vintage

About Author /

Erika del Prete nasce a Foggia nel dicembre 1999. Diplomatasi nel 2018 al Liceo Artistico, attualmente vive a Napoli per conseguire la laurea in Fashion Design. Appassionata da sempre di tutto ciò che possa dare sfogo alle proprie emozioni, i suoi interessi spaziano dalla moda all'arte, sino al canto, la scrittura e molto altro. Con l'obiettivo di poter lasciare un segno nel prossimo, dal 2022 ha iniziato a scrivere per Not Yet Magazine.

Start typing and press Enter to search