Semplicemente Revee
Revee, il content creator che con grande comicità ci rapisce nel suo mondo tutt’altro che convenzionale.
Chi non ha sognato – almeno un giorno nella vita – di fare l’influencer? All’apparenza il lavoro più bello e facile del mondo, ma sappiamo cosa si cela realmente dietro a queste figure?
Sarà Giovanni Brugnoli, oggi ventiquattrenne conosciuto soprattutto come Revee, ad eliminare il velo di nebbia dietro a cui si nasconde il mestiere dell’influencer e a svelarne ogni segreto.
Revee infatti ha da poco scritto un libro per cui ha speso cinque lunghi mesi della sua vita e in cui ci rivelerà tutto il duro lavoro che si svolge dietro le quinte del mondo social: ci svelerà, in pratica, i segreti del mestiere ma dal suo punto di vista, ovvero quello di un infiltrato. Revee si reputa infatti una sorta di “anti-influencer”, un’artista poliedrico che compare sul web quasi per gioco. È stato solo successivamente che i suoi contenuti sono divenuti popolari e gli spettatori si sono affezionati al suo lavoro.
Iniziò la sua carriera digitale pubblicando alcune cover su YouTube nel lontano 2012 e già nel 2016 – avendo acquisito un certo seguito – pubblica ‘Out Of Shells’, un Ep tutto in lingua inglese che ha riscosso un discreto successo in Italia e in Bulgaria.
Tuttavia, ad oggi, Revee non si ritiene un cantante: gli piace fare musica, ha scritto diversi testi sia per se stesso che per altri artisti e ha anche collaborato con Lorenzo Fragola, ma di fatto non si tratta della sua attività principale (anche se una delle più grandi soddisfazioni, ci dice, è aver partecipato a Sanremo 2020).
È un ragazzo con svariate passioni che porta avanti senza lasciarsi etichettare in nessuna di queste, ed è anche per questo motivo che non gli piace definirsi influencer e anzi, semmai il contrario.
Infatti con il suo lavoro sui social non intende portare le persone a seguire un trend ma piuttosto condividere le sue esperienze, che riesce a concretizzare ed enfatizzare rendendole comiche tramite l’editing dei video creati da lui stesso.
A parte per la campagna vaccinale per cui ha combattuto in prima persona, i suoi contenuti sono prevalentemente ironici, irriverenti, ed intendono portare svago alle persone che lo seguono rispecchiando perfettamente se stesso.
Continua a occuparsi personalmente della cura dei suoi profili social e nonostante alcune agenzie abbiano provato a fargli cambiare tipologia di comunicazione rimane fedele a se stesso. Ci confessa di essere un perfezionista, e non potrebbe tollerare l’idea di lasciare in mano a qualcun altro la sua comunicazione che, bisogna ammetterlo, con caratteristica spontaneità e autenticità è veramente capace di travolgerci.