RBSN: la musica tra ispirazioni borgesiane, jazz, soul e neologismi
La musica di Alessandro Rebesani, in arte RBSN, si potrebbe definire una ricerca, un viaggio che porta a scoprirsi, fare emergere i pensieri più profondi e contemporaneamente capire sé stessi. Uno dei suoi versi recita infatti “I am not a stranger anymore to me”, letteralmente “Non sono più un estraneo per me stesso” e il suo primo EP, uscito nel 2020, si chiama proprio ‘Soul Searching’.
Quello di RBSN è un sound che sembra creare uno spazio vecchio e nuovo, che si muove tra luci soffuse, ondeggiando tra psichedelia, dark jazz e soul.
Le sue esibizioni non sono mai “solo musica”, ma una performance in cui dialoga con il pubblico e lo coinvolge, parla della sua ispirazione e della storia dei suoi pezzi. Sul palco Alessandro è sé stesso e sembra dire chiaro: la musica è il luogo in cui siamo più liberi.
Rebesani, nato a Roma nel 1996, è il primo artista italiano, e anche il più giovane, ad aver firmato un contratto con Ropeadope: nel 2022 con l’iconica etichetta americana esce il suo primo album ‘Stranger Days’. La sua esperienza, da Roma alla scena inglese, produce un magnifico mix di influenze, pronto a prendere vita nella sua arte. La canzone ‘Deep mind sea’ è stata ispirata dalla lettura di Borges, scrittore che ritorna sempre nella sua musica e la cui influenza si percepisce nell’atmosfera onirica di alcuni video musicali, con scenari che sembrano provenire dal sogno e dall’inconscio, proprio come nella copertina dell’album, in cui una figura umana sembra varcare una porta che collega due mondi. D’altronde il pensiero borgesiano ruota intorno all’idea che l’uomo, per costruire una realtà fittizia che lo aiuti a evadere dal mondo, finisca per crearne una più vera di quella contingente, sviluppando inoltre nuove e continue interpretazioni di sé e della realtà stessa. La musica e l’arte, probabilmente, creano un mondo che è più vero del nostro.
Dal conservatorio Jazz ai club di Londra, Alessandro si è lasciato contaminare ed ispirare dalla musica elettronica e da nuovi sound, passando anche dalle collaborazioni con Tight Lines, Sofar London e Tate Modern. Ma il processo creativo è in corso da sempre: l’artista sposa dagli esordi la pratica di inventare parole nuove come nel caso di “foreover”, un neologismo diventato anche titolo di una sua canzone.
Da questo mix eclettico nasce RBSN, che in Italia collaborerà con tantissimi artisti, tra i quali Roberto Angelini ed Emanuele Triglia, e condividerà il palco con altri come Venerus e Willie Peyote.
Nel programma tv Propaganda Live ha cantato la sua ‘Spiritual leader’, la storia di un individuo che guida nel buio oltre i confini della mente e di una generazione “che chiedeva di più”.
Oggi RBSN fa parte di ODD Clique, giovane e intraprendente collettivo nato a Roma per celebrare e diffondere ovunque la sua ricca scena musicale dal respiro internazionale. Il suo singolo ‘Muro’ con Marco Castello, è uscito proprio con ODD Clique ed è stato registrato a Casa Paci, a Scilla, in Calabria. Questo singolo è l’esempio perfetto di contaminazione, perché si alternano inglese e dialetto siciliano, creando un brano unico nel suo genere:
“How long will it take?
Su tutti li toi
To stop being the same
E li camurrie
Do you remember?
sulu cazzi mei
Find the empty space
Parru cu ttia
E parru co muro“.
– Dal brano ‘Muro’, Rbsn & Marco Castello
Il muro a secco, elemento tipico del paesaggio siciliano, è il protagonista della copertina del singolo: i due artisti stanno su un confine – in questo caso una costruzione di pietre – metafora dai molteplici significati e topos letterario primordiale, grazie al quale ancora una volta, vediamo aprirsi davanti a noi il ventaglio dell’ispirazione. Alla fine, questo è l’obiettivo comune: coltivare l’arte, crescere e collaborare continuamente, creando ibridi. Potremmo porci un milione di domande e pensare di non capirci niente, ma forse ne basterebbe una: è davvero la musica quello che ci serve per comprendere meglio la realtà? Assolutamente sì.
L’ultimo singolo di RBSN, ‘Babanero’, segna una nuova tappa nel percorso dell’artista: uscito lo scorso 12 aprile 2024, sorprende per la sua intensità sonora e per il carattere audace che lo distingue dal precedente ‘Muro’. Mentre il brano in collaborazione con Marco Castello esplorava una dolce malinconia, ‘Babanero’ è un’esplosione di energia e calore, che si contrappone e al tempo stesso completa il quadro sonoro dell’artista.
Ipnotico e trascinante, il brano vede la partecipazione di Naima Adams, artista londinese legata al collettivo Touching Bass, che arricchisce la traccia con un contributo vocale avvolgente. Sin dall’incipit, l’ascoltatore è immerso in una cavalcata sonora sostenuta da un intreccio di basso e batteria, arricchito da fiati e voci che corrono libere in uno spazio musicale cosmico e multiforme. L’afrobeat si mescola al soul psichedelico, creando un caleidoscopio sonoro che sorprende per originalità e coerenza.
La genesi di ‘Babanero’ affonda le radici ancora una volta in una sessione creativa a Scilla, dove RBSN ha lavorato con alcuni dei nomi più interessanti della scena musicale romana, tra cui Pasquale Strizzi. Un processo che, come racconta l’artista, ha permesso di sperimentare e di portare al massimo l’energia sia in studio che dal vivo. Questa esperienza ha dato vita a un brano che non è solo una traccia musicale, ma un manifesto del valore della creazione condivisa e dell’interconnessione tra artisti.