Not Yet issue #8: out now
Il bambino che è dentro di noi aprendo questo numero di Not Yet ci strizzerebbe l’occhio. Tutto sommato lui è immortale, con dei lasciti che tornano anche nella nostra vita di adulti in parte ci definisce, e dunque dedichiamogli del tempo.
L’issue #8 parla a quel bambino interiore e a tutti i creativi che nel loro percorso vogliono celebrare e ritornare a quel mondo infantile che continua ad attrarci e ispirarci nella nostra quotidianità.
Chi, contemplando le creazioni ricche di dettagli e sorprendentemente fedeli alla realtà dei Lego artist contemporanei, non direbbe che ci troviamo di fronte a opere d’arte? Davanti a costruzioni come quelle ideate da Luca Petraglia, ci rendiamo conto che l’intento va ben oltre il gioco. Il suo obiettivo oltre a valorizzare il patrimonio architettonico è anche quello di risvegliare una consapevolezza per la bellezza e la complessità che ci circonda. Lo stesso, ci dimostra Andrea Lattanzio, un esempio di come la passione e la creatività legate ad ambiti ludici possano con il tempo trasformarsi e attingere da mondi come il design, il cinema, l’architettura per trasmettere emozioni, valori estetici e ispirazione.
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Anche i personaggi dei cartoni animati a noi tanto cari possono diventare soggetti artistici, come nelle sculture della serie ‘Falling Stars’ di Alexandre De Poplavsky o nei coloratissimi tappeti di Ruggy Waggy, artista del tufting, volti a rappresentare attraverso il loro scheletro lo spazio interiore dei protagonisti “cartooneschi” e ispirare così le persone a pensare al proprio mondo introspettivo.
Altra fonte inesauribile d’ispirazione sono le icone nipponiche, come dimostra l’estetica oscillante tra quella giapponese e quella da “cyborg Lolita” della cantautrice italiana Caterina Pelliccia, in arte Hello Mimmi, che si rifà alle sonorità j-pop e che già nello pseudonimo richiama l’amata gatta bianca dal fiocco rosso, Kitty, ideata da Yuko Shimizu.
Sempre di derivazione orientale è un ulteriore fenomeno oggi molto diffuso: il cosplay. Intorno a questa pratica ruota il lavoro della costumista francese Arboreal Key, al secolo Clementine Gelly, che crea costumi di personaggi ed elaborati oggetti di scena guidata da una profonda passione per ingegneria, meccanica e tecnica.
Legata a questo tipo di artigianalità è anche l’attività di Amedeo Capelli, in arte Stoccafisso Design, inventore contemporaneo famoso per i suoi automi in legno pieni di colore e fantasia. Questi, e molti altri artisti, sapranno solleticare pagina dopo pagina i confini del ricordo e dell’immaginazione.
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