Not Yet issue #3

Se l’eros è stato da sempre un aspetto fondamentale della vita che l’arte indaga è anche vero che il rapporto tra sessualità, società e rappresentazione è in continua trasformazione. 

Nell’issue #3 Not Yet ha voluto esplorare le sfaccettature e le visioni dell’erotico che i giovani creativi di oggi vivono, sperimentano e abbracciano, per poi comunicarle attraverso la propria arte o stile di vita. Già in passato il cinema ha aiutato molto ad avvicinarci alla sfera sessuale manifestata. In molti davanti alla scena della vasca del film “The Dreamers” di Bertolucci, sono rimasti pudicamente sconcertati per la semplicità di come tre corpi potessero essere nudi, vicini e separati solo dall’acqua. Inevitabile chiedersi se fino a quel momento ci fosse stato mostrato solo un lato del sesso culturalmente accettato.

Oggi il muro dell’imbarazzo sembra sgretolarsi davanti a generazioni sempre più spinte a vivere l’erotismo e la corporalità come parti fondamentali della propria natura ed esistenza, e volenterose di abbattere monotoni tabù.

Not Yet issue #3: Serena De Ferrari & Kyshan Wilson photographed by Luigi Sgambato

Per i creativi attratti da queste tematiche il corpo si presenta come elemento fondamentale.

Alcuni degli artisti in tema presenti in questo issue: (da sinistra a destra) Maria Clara Macrì, Alessia Labate, Ghila Valabrega, Alessandro Piavani, Popa, Frida Affer, Joanna Bacas, Michele Basile, Silvia e Giulia Provvedi in arte ‘Le Donatella’.

Lo rivedremo nei nostri editoriali creati ad hoc per questo numero, come ad esempio ‘Expressing the Self’, il servizio fotografico diretto dalla nostra art director Linda La Cayenne, o in un artista come Abraxass, che attraverso i suoi collage digitali crea mondi surreali in cui la mescolanza ripetuta di parti del corpo diventa quasi psichedelica e ipnotica. Centrali sono poi i soggetti nudi e performanti di Hajime Kinoko, che con corde e nodi mostra i nuovi segni che il corpo assume una volta legato. Eva Kash è invece una giovane designer che con i suoi modelli di lingerie valorizza il corpo femminile con pizzi e lacci sapientemente avvolti alle carni. Mentre Joanna Bacas crea gioielli, ispirandosi proprio a parti del corpo solitamente nascoste sotto ai vestiti. Per quanto riguarda la liberazione del corpo da stereotipi restrittivi ha un ruolo cruciale l’approccio di giovani artisti come Le Donatella, che hanno sviluppato sui loro canali una comunicazione bodypositive. Pronte a sfidare l’illusorietà di un mondo ritoccato come quello di Instagram si mostrano fieramente per quello che sono: icone di una spontanea sensualità.


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About Author /

Pit decide di conseguire i suoi studi in materie scientifiche, continua a portare avanti le sue passioni nell’industria dello spettacolo: dalle prime piccole esperienze in teatro fino ad arrivare a calcare set cinematografici di serie Tv come Gomorra, Summertime e Master of None. Lavora anche come modello per progetti editoriali fotografici e fittings, fra cui il brand Grifoni, con cui sviluppa un lungo percorso di collaborazione. Negli anni, grazie alla sua curiosità e alla sua voglia di mettersi in gioco, Pit acquisisce le capacità per lavorare da entrambi i lati della fotocamera: sia come modello davanti all’obiettivo, che come Editor e Art Director dietro l’obiettivo.

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