Not Yet #2 is out now!
Nel terzo issue di Not Yet, che segue l’uscita dei numeri #0 e #1, oltre a cercare di dare voce ai giovani emergenti ci siamo spinti a esplorare i margini della società concentrandoci sul panorama Underground e su coloro che in questo ambiente creano, sviluppano e condividono la propria arte.
Già con la nostra cover story abbiamo deciso di raccontare questa realtà attraverso il mondo degli skaters, simbolo dei giovani cresciuti in contesti subculturali e animati da un forte spirito urban e street.
Tra gli altri artisti presenti in questo numero particolarmente legato alla dimensione degli spazi urbani, troviamo Oliviero Fiorenzi, che fa riemergere nei suoi lavori un passato intriso di arte di strada. Abbiamo poi incontrato chi ha saputo catturare l’essenza della vita di quartiere e delle periferie degradate tramite l’obiettivo, come Guido Gazzilli, che attraverso la sua fotografia indaga il rapporto tra le persone e il loro habitat. Oppure Hugo Weber, il fotografo cresciuto dalla strada e alla continua ricerca della vita. O ancora Francesca Tubolino, che si sposta con la sua macchina fotografica tra festival e club immortalando gli eccessi della vita notturna, fatta di musica e divertimento.
Racconteremo storie fiorite in questo contesto anche per quanto riguarda il medium musicale. Come quella di Tribalneed, un artista di rilievo internazionale molto legato alla realtà dei buskers che con la sua musica techno intrisa di elementi etnici si esibisce tra location berlinesi underground e suggestivi paesaggi sudafricani.
Tra le proposte musicali di questo numero spiccano anche i Selton, una band indie rock brasiliana trapiantata nel quartiere periferico di Milano “Loreto”, a cui hanno dedicato un album. Molto interessante è anche l’editoriale fotografico di Linda La Cayenne, dove spicca una forza artistica carica di libertà che richiama la società anticonformista degli anni ’80, quella società che ha saputo rompere con il passato e con le regole fino a diventare una tendenza e un’influenza per gli ambiti artistici.
Siamo inoltre felici di avere accolto nel nostro progetto altri artisti di genere non strettamente underground ma di grande talento che hanno appoggiato la filosofia di Not Yet. Fra i più noti menzioniamo Alessandro Malossi, artista contemporaneo affermato a livello globale.