Martina Iacomelli: una storia nel cinema delineata da passione, istinto e libertà
La carriera inarrestabile della giovane attrice vincitrice della terza edizione del progetto Young Blood
Quella di Martina Iacomelli è una storia di cui oggi c’è davvero tanto bisogno, specie in un momento storico che difficilmente apre le porte a un giovane.
Il suo racconto comincia a Marina di Pisa, dove nasce nel 1997. Dopo tanti anni di ginnastica ritmica e una solida formazione da ballerina, sceglie di iniziare la sua carriera universitaria a Pisa, iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza.
Nel mentre, decide anche di cimentarsi nella recitazione, avviando nel 2018 un percorso formativo presso la fiorentina Scuola di Cinema ‘Immagina’, fondata nel 1994 e tutt’ora diretta dal regista e sceneggiatore Giuseppe Ferlito.

“Ringrazierò per sempre questo luogo, perché è stato “Casa”, il primo posto dove finalmente potevo sentirmi libera”.
– Martina Iacomelli
Fino a qui non sembra esserci nulla di strano: una promettente carriera universitaria e la coltivazione di quello che pare a tutti gli effetti una bellissima passione. Tutto rientra nel regime e sembra filare liscio. Ma è proprio in quegli anni universitari che Martina inizia a sentire dentro di sé una voce che fino a quel momento era rimasta taciuta.


“A Pisa ho frequentato la facoltà di Giurisprudenza ma in quei quattro anni ho sempre saputo di non essere al mio posto: c’era qualcosa dentro di me che guardava lontano, ma che non riusciva a mollare la presa di quella corda che mi teneva legata alle mie radici. Dopo mesi e mesi di lavoro interiore e di sofferenza, decisi che tutto quello che avevo vissuto fino a quel momento doveva cambiare: dovevo mollare la presa, una volta per tutte. Come dice anche il mio caro Niccolò Fabi “Vince chi molla”: così ho lasciato andare tutto, affidandomi al mio Sé più profondo e, congelata la carriera universitaria, feci il primo passo verso un nuovo capitolo”.
– Martina Iacomelli
Ed è qui che arriva la svolta che ogni storia cerca di raccontare. Nel 2020 tenta e supera con successo tutte le fasi preliminari per accedere al corso triennale di recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, da sempre un’istituzione, una garanzia per provare a inseguire i propri sogni più reconditi. E tutti noi sappiamo quanto possa essere spietato il mondo dello spettacolo, dietro quel brilluccichio da sogno americano che i media hanno saputo vendere fin troppo bene nei decenni. Ma quando arrivi a prendere decisioni così importanti, sei pronto ad assumerti tutti i rischi che quel cursus honorum ti metterà di fronte.


“La mia ambizione è grande e anche la mia speranza. Riportando un’altra citazione, Sandòr Màrai dice che nella vita succede tutto quello che deve succedere e, alla fine, ogni cosa trova il proprio posto”.
– Martina Iacomelli
Gli anni di formazione a Roma si rivelano fondamentali e fruttuosi.
“Ho scoperto tanta bellezza e diversità; ho imparato meglio che cosa siano il sacrificio, la pazienza, la trasformazione; e anche ad accettare l’ignoto e l’imprevedibilità che porta con sé il nostro lavoro di artisti e più in generale l’essere umano”.
– Martina Iacomelli


Tutta questa profondità, questa voglia di scavare a fondo per trovare il diamante che ognuno di noi nasconde in se stesso, sarà l’incipit per arrivare alle prime importanti collaborazioni nella tv e nel cinema: dalle serie Rai ‘Don Matteo 12’, ‘Buongiorno Mamma’, ‘Un passo dal cielo 7’ e la fiction Mediaset ‘Alex Zeno – Un poliziotto a modo suo’ con Marco Bocci, fino ai due ruoli nei film ‘La primavera della mia vita’ di Zavvo Nicolosi e ‘Succede anche nelle migliori famiglie’ di Alessandro Siani. Non male per una giovane esordiente che fino a poco prima si vedeva confinata in una realtà molto stretta.

“Adesso che ho concluso i miei anni di studio al Centro Sperimentale, sento che la mia carriera è appena cominciata”.
– Martina Iacomelli
Nel luglio 2024 Martina si aggiudica inoltre la vittoria ex aequo con Leonardo Cappelli della terza edizione del progetto Young Blood, un contest dedicato agli attori emergenti under 30, ricevendo il premio da James Franco in persona.
Molti potrebbero già sentirsi realizzati per aver raggiunto dei simili traguardi, ma non Martina, che ha ben chiaro quali sono i suoi prossimi obiettivi.
“Nonostante le opportunità lavorative che ho già avuto, quell’energia, quella voglia di crescere e di migliorare, di guardare lontano, è presente più che mai. Mi sento in continuo mutamento, in continua evoluzione: dopo il Centro Sperimentale sono partita per Londra, per frequentare un corso di recitazione di due mesi alla Royal Academy of Dramatic Arts. L’anno prossimo spero di poter continuare ad espandere la mia visione andando a studiare in una scuola di New York, per la quale vinsi una borsa di studio”.
– Martina Iacomelli
Il mestiere del buon attore non è fatto solo di una promettente carriera. Come tutte le discipline, anche questa richiede un costante aggiornamento, così come lo richiede la vita stessa. A tal proposito, Martina ha sicuramente tanto da insegnarci.

Spesso la via che sentiamo più comoda è proprio quella che fa stare scomodi. Vivere sarà sempre un mestiere, come quello dell’attore. Il più difficile di tutti. Ma come per ogni altro mestiere, sbagliando e riprovando si può imparare a padroneggiare la tecnica, a volte arrivando a risultati che non avremmo mai pensato di raggiungere.
“Quando recito posso percepire la mia energia più profonda, che è una sorta di potere, un’opportunità immensa grazie alla quale sogno di cambiare la vita alle persone, risvegliando in loro qualche cosa di importante. Anche solo un’immagine, un ricordo, un’emozione, qualcosa che sia in grado di aiutarle nella loro evoluzione come esseri umani”.
– Martina Iacomelli