Lobster: tra Londra e Venezia, l’ispirazione streetwear che diventa brand

Una collezione nata dall’avvicinamento del suo co-fondatore e proprietario, Giampiero Sanders, alle periferie veneziane e alla città di Londra, ma soprattutto allo skateboarding

Lobster: brand streetwear, sottofondo di una scena skate anticonformista e variegata, architettura di uno spazio libero attraversato da una canzone hip hop anni ’90 e da proiezioni di graffiti metropolitani di una subcultura poco ascoltata. 

Una firma generata dall’amore per i pantaloni baggy, le sneakers, i cappellini da baseball e le t-shirt con grafiche disegnate. Un brand che in Inghilterra trova ispirazione e crea nel tempo un punto di riferimento per chi non si trova rappresentato dall’appeal di massa. 

Un lungo processo quello di creazione, in cui si alternano varie fasi: l’idea che si instaura in età adolescenziale, un percorso di studi differente e un successivo lavoro nel mondo dell’abbigliamento, che il suo fondatore Giampiero Sanders svolge come Product Developer per L’Alpinestars. Proprio qui Jeppy – così conosciuto nel suo ambiente – impara l’univoca sinergia che deve coesistere tra il prodotto e il marketing.

Giampiero Sanders, foto di Enrico Rizzato.

L’esperienza lo porta quindi ad aprire con un amico un negozio di streetwear: Marker Shop. Quest’ultimo, in poco tempo, diventa un luogo con spirito di aggregazione, per chi cerca la propria identità estetica nelle subculture. 

Nel 2006, si consolida l’idea di disegnare grafiche da inserire nel contesto di un nuovo brand, all’interno del proprio negozio, e nasce così Lobster Apparel. Da una prima produzione di duecento magliette, il brand viene distribuito in tutta Italia, prima all’interno di store fisici e poi solo tramite il suo canale dedicato di shop online. 

In questo scenario, si afferma la Lobzine, pubblicazione digitale e cartacea, affidata di volta in volta ad artisti diversi. Un’istantanea catturata in un capo di abbigliamento, con ogni volta una diversa prospettiva sul mondo. Unica matrice l’espressione libera, dove l’artista, con la sua creatività ben definita, possa parlare a chi realmente sente una connessione ed un senso di appartenenza con il brand e con le diverse ispirazioni che lo caratterizzano. 

Nelle ultime collezioni, Lobster vede la collaborazione di diversi artisti emergenti, tra i principali gli illustratori Marco Carrer e Nicolò Tromben.

Il coinvolgimento di un’ispirazione esterna, che accompagna la visione dei suoi creatori, conferisce alle collezioni originalità e stimolo continuo, per chi ricerca un prodotto ed un’idea sempre in mutamento. 

Particolare importanza in questa fase di rilancio è costituita dall’aspetto produttivo, Lobster infatti è ora in partnership con una serigrafia: SERIMAB, che conferisce al brand un’elasticità e capacità produttiva che mai aveva avuto prima.

SERIMAB condivide inoltre gli stessi fondamenti che hanno caratterizzato il marchio Lobster trattandosi di una delle principali produttrici italiane di magliette per brand di skate e di merch per rapper italiani. 

Lobster, un brand il cui nome e simbolo, riflette come un crostaceo il rinnovarsi di un involucro, per mantenere sempre accesa la curiosità e libera l’ispirazione. Con determinazione preserva il suo heritage stilistico, consentendo tuttavia al nuovo di farsi accogliere. 

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