Jaele Fo: impegno sociale tra cinema, cultura e satira
La giovane attrice racconta di una vocazione artistica che si ispira alle proprie radici per sfociare in una nuova e potente voce che promuova la riflessione e la solidarietà
Jaele Fo ci racconta se stessa e la storia di un talento che ha viaggiato tra generazioni e che, tra teatro e cultura, ha raggiunto anche lei.
Jaele vive nelle colline tra Gubbio e Perugia ed è cresciuta nell’agriturismo creato dal padre, Alcatraz, un ambiente stimolante che fin dall’infanzia le ha permesso di vivere circondata da persone, ed è qui che i suoi genitori le trasmettono valori come l’ospitalità, la generosità e l’attenzione verso l’altro. Per lei il concetto di empatia e la sensibilità sono fattori fondamentali nella vita, come anche nel suo percorso da attrice.
Figlia di Jacopo Fo e nipote di Dario Fo e Franca Rame, Jaele respira aria di palcoscenico da quando è nata, si può dire che il teatro faccia parte di lei, ma non le è stato così naturale intraprendere la stessa strada di famiglia.
“Provenendo da una famiglia di attori, come credo la maggior parte delle persone in adolescenza rifiutavo di seguire la strada di famiglia, volevo fare qualcosa che fosse mio e che se mi fosse riuscito avrei saputo che era completamente merito mio. Poi pian piano ho incontrato persone del mondo del cinema e ho capito che mi sarebbe piaciuto provare, così ho iniziato a studiare. Pian piano ho capito che effettivamente non c’era nient’altro che mi sarebbe piaciuto fare di più“.
– Jaele Fo
Prima di dedicarsi completamente alla recitazione lavora per anni come modella tra Milano, Roma e le Marche. Anche questa esperienza la porta ad entrare in contatto con persone sempre nuove, visitare luoghi diversi, arricchire un bagaglio di scambi relazionali che la rende più versatile nel comprendere gli altri e prendere in considerazione molteplici punti di vista, che è poi proprio una delle abilità cardine dell’arte attoriale come avviene nell’immedesimazione in un personaggio.
Nel 2019 debutta al teatro Minotti di Milano nello spettacolo ‘Mistero Buffo Parti Femminili’ con Lucia Vasini, e compare in videoclip di diversi artisti tra cui Massimo Pericolo, Leon Faun, Elephant Brain, i Sottotono e i Måneskin.
Nello stesso anno studia con Michael Margotta, Barbara Enrichi – vincitrice di un David di Donatello – e successivamente frequenta l’accademia Studio Cinema dove si forma guidata da grandi attori e registi tra cui Sabrina Impacciatore, Pupi Avati, Ivano de Matteo, Claudio Castrogiovanni, Francesco Acquaroli, Alessandro Haber e Susanna Marcomeni.
Nel 2020 si laurea parallelamente in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Perugia, e inizia a lavorare come social media manager e copywriter per un’associazione culturale che organizza eventi e festival musicali in Umbria.
Quando non è impegnata nello studio e nella professione investe molto del suo tempo sui social per creare contenuti e farsi conoscere come attrice, è infatti molto attiva su Instagram e TikTok, dove ha un numeroso seguito.
Jaele è inoltre autrice di monologhi comici, drammatici, dialoghi e sceneggiature, e proprio ad aprile di quest’anno esordisce a Perugia col suo primo pezzo di stand up. Poter portare in scena pezzi scritti da lei e avere un contatto col pubblico così diretto la spingono a continuare in questa direzione.
Le piace affrontare le tematiche che più le stanno a cuore, talvolta serie ed importanti, con la volontà di strappare un sorriso allo spettatore, per far ridere e allo stesso tempo riflettere, per diminuire il distacco che a volte si ha nei confronti di problemi sociali o psicologici complessi, difficili da affrontare.
La sua principale fonte di ispirazione è sua nonna, Franca Rame. Di lei ci racconta:
“Si è sempre battuta contro le ingiustizie sociali, per i lavoratori, per le donne, per gli esseri umani. Non ha mai abbassato la testa, ha lottato quando andava fatto e finché non otteneva il risultato a cui puntava. Era determinata, di classe, elegante, intelligente, forte e talentuosa. Anche lei ha portato sul palco temi di cui sentiva la necessità di parlare, anche per liberarsi, per esorcizzare. La satira è uno strumento potentissimo e io vorrei imparare ad usarla come facevano lei e mio nonno“.
– Jaele Fo
Ora studia recitazione cinematografica e il suo obiettivo è recitare in un film per il cinema o per piattaforme streaming.
“Il cinema è sicuramente il mio obiettivo. Lo preferisco al teatro come mezzo perché permette il primo piano, quindi le espressioni possono e devono essere minime e realistiche. Questo fa sì che la recitazione sia molto più vera, invece che caricata come quella teatrale“.
– Jaele Fo
Jaele ha trovato attraverso l’arte cinematografica il modo di esprimere se stessa e persegue un obiettivo personale che mira a raggiungere grazie al suo talento, alla sua passione e anche per merito del grande bagaglio di conoscenze e valori lasciatole in eredità dalla famiglia. Ha investito sulle sue esperienze e ha saputo sfruttare ogni aspetto del suo vissuto per arrivare alla consapevolezza di voler percorrere questa strada e creare qualcosa di sincero e utile anche a livello sociale.
“Vorrei riuscire ad arrivare ad avere una voce che arrivi a tante persone, per poter comunicare messaggi sociali importanti, sostenere la generosità e l’aiutarsi tra esseri umani, la gentilezza, l’attenzione, l’ascolto. Vorrei promuovere un approccio alla vita più positivo, più consapevole, più partecipe e attivo nei confronti di ognuno del proprio futuro e del futuro del mondo come società“.
– Jaele Fo