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I Supertoys Supertoys in una concezione moderna dell’animismo

Supertoys Supertoys – Arredo tra design e filosofia

Nel 2019 nasce, da un duo di architetti di origine tedesca e olandese, lo studio di design “Supertoys Supertoys”.

I fondatori, Merle Flügge e Job Mouwen si definiscono “animisti moderni” e cercano di fondere nel loro lavoro questa filosofia al design unico dei loro prodotti.

Da sempre affascinati dall’animismo e dalla soggettività, scelgono di esplorare con il loro marchio il concetto di metamorfosi ed ibridazione dell’oggetto: lo scopo del loro design è quello di trovare un modo di esprimere l’essenza e l’esistenza stessa degli oggetti, trasformandoli da una forma primordiale e immatura a una finalmente matura e consapevole.

Per realizzare questo procedimento Merle e Job traggono ispirazione dagli scritti del filosofo e psicanalista francese Félix Guattari, che nei suoi trattati esplora il potenziale creativo e la forza del desiderio, inteso non solo come un sentimento immaginario ma come una reale forza capace di creare nuovi scenari.

Merle at Supertoys Supertoys Studio.

Si tratta di scritti contraddistinti da giocosità, allegria e da una profonda empatia che collega l’uomo sia al suo intimo che a ciò che è al di fuori di sé.

Questi sono i presupposti su cui si basa il marchio Supertoys Supertoys e ogni nuovo progetto del marchio vuole farsene carico, raccontando qualcosa di se e della sua storia, sia che questa derivi da un background di storytelling ben definito o da un’ispirazione improvvisa.

Supertoys Supertoys sceglie di adottare la prospettiva dell’oggetto, cercando di immaginare quali forme, colori e materiali siano in grado di poter esprimere la personalità dell’oggetto stesso nel migliore dei modi.

Job and Merle, design duo ‘Supertoys Supertoys’

A volte questo può significare che l’oggetto vorrebbe essere qualcosa di diverso da ciò che è, ad esempio un tavolo potrebbe desiderare in realtà di essere un fiore, facendo rimanere la sua vera essenza bloccata a metà tra le due forme. Secondo questo esatto principio, nel 2019 viene ideato il “Cosmic Flower Table”, l’incarnazione firmata Supertoys Supertoys di un tavolo che sogna di essere un fiore, realizzato in resina di differenti colori e trasparenze che gli conferisce un aspetto unico ed etereo.

Qui sta la chiave di questo “animismo moderno”: nell’invito da parte dei designer a ripensare da zero il nostro comportamento e ad immaginarci non più come “umani attraverso gli oggetti” bensì “umani fra gli oggetti”, immaginando un mondo dove gli oggetti vengono creati secondo ciò che sono e non secondo ciò a cui servono, fino a renderli co-protagonisti dell’umanità stessa e della domanda che da sempre la caratterizza: “chi siamo?”.

Nonostante siano nuovi nel panorama del design internazionale, Merle e Job hanno grandi sogni e obiettivi da perseguire: il loro esordio fu un compito per un’installazione sperimentale per Abet Laminati.

Lo scopo di questa installazione era quello di rendere oggetti comuni “vivi” grazie all’uso della robotica. Gli oggetti avevano un design gradevole e una sorta di proprio carattere.

Questo progetto ha permesso ai designer di imparare molto, non solo riguardo a come le persone si interfacciano con gli oggetti, ma anche a come gli oggetti si interfacciano alle persone.

Dopo questo esordio, sono iniziati i lavori per la prima collezione, presentata alla “Dutch Design Week 2019” e da lì la scoperta da parte dei designer di star creando qualcosa che rispondeva perfettamente alla domanda di “design da collezione” o “arte funzionale”.

Ad oggi, dopo essere stati notati e selezionati da curatori di eventi e magazine hanno ottenuto il secondo invito consecutivo all’esclusiva selezione di opere del Colletictible Fair di Brussels, un’occasione unica per espandere i loro contatti e proseguire il lancio del loro studio e della loro filosofia.

Laureata alla facoltà di Filosofia di Bologna, nasce a Ravenna nel settembre del 1995. Coltiva da sempre la passione per la scrittura e nel 2015 si classifica al primo posto della sezione “racconto” al premio letterario DeLeo-Brontë con il racconto breve “il cimitero di casa Brontë” pubblicato all’interno della raccolta Brontëana IV. Sempre nel 2015 altri due suoi racconti brevi vengono pubblicati all’interno della raccolta noir ‘Schegge per un Natale Horror’. Nel 2020 si classifica al primo posto nella sezione “romanzo inedito” al premio letterario nazionale Giovane Holden pubblicando così il suo primo romanzo: ‘L’hotel delle cose perdute’ un mistery dai risvolti onirici e introspettivi.

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