GraPhichette: nel mondo new pop di Beatrice Fanzaga
La giovane graphic designer che ha conquistato Instagram con sarcasmo e colori pastello
Nella realtà post pandemica, a partire dalla digitalizzazione di molte opere fino all’apertura degli archivi digitali di numerosi musei e gallerie, l’arte non conosce più confini. Beatrice Fanzaga, classe ’95, illustratrice freelance e content creator, è una delle tante artiste che ha riscoperto e ripensato il suo rapporto con il sistema-arte.
“Ho trascorso tante ore in cameretta a scarabocchiare fogli e a sperimentare tecniche sempre diverse, eppure per arrivare a comprare una tavoletta grafica e passare dal cartaceo al digitale ci ho messo un bel po’. Ma alla fine ce l’ho fatta!”
– GraPhichette
Nell’Ottobre 2020, dal desiderio di mettersi in gioco e creare un profilo virtuale personale e coinvolgente, nasce il suo progetto GraPhichette, che richiama fin da subito l’attenzione del pubblico di Instagram grazie al suo stile new pop.
Attraverso il digitale, Beatrice riesce a comunicare in modo diretto e immediato con i suoi quasi 140mila follower, senza aver bisogno di intermediari. Tra il cartoon e il design, il suo profilo è costellato di colori tenui, accompagnati da un linguaggio sarcastico, ricco di articolazioni visive e di contaminazioni iconiche provenienti dai più svariati ambiti. Le sue creazioni si contraddistinguono per il mood giocoso, il tono a tratti irriverente, e per i continui richiami all’arte, alla letteratura, alla cultura, al cinema, alla musica e alle contemporanee icone pop.
Questi riferimenti si concretizzano nell’uso di soggetti reali e fittizi, animati e inanimati, che si riuniscono in una comune dimensione rappresentativa con l’obiettivo di dare voce ai pensieri di Beatrice, la cui produzione artistica consiste in una rielaborazione insaziabile del suo quotidiano.
È proprio partendo dal vissuto reale e palpabile che il suo modo di comunicare attraverso l’arte riesce a risultare essenziale, attuale e innovativo allo stesso tempo. Marat assassinato diviene un giovane dormiente che tenta di ritardare la sveglia sul suo smartphone per godersi ancora un po’ di riposo, i due amanti de ‘Il bacio’ di Hayez indossano ai piedi Nike Jordan, la Venere di Botticelli si trasforma in una ragazza che si ripromette di non bere nel weekend, una donna di Botero, con le sue forme prosperose, si fa invece portavoce di un messaggio di body positivity.
Non mancano poi, nella sua produzione in piena filosofia Pop Art – che da sempre è espressione della società e dell’immaginario collettivo – riferimenti che combinano astrologia e politica, come ben dimostra la sua serie di illustrazioni ‘Astro Election’.
Beatrice non teme di essere demifisticatoria e con Gra Phichette intende inviare messaggi capaci di far riflettere l’individuo, pur rimanendo ironici e leggeri, oltre che visivamente accattivanti e freschi. La patina di perfezione viene abbandonata in favore di una preferita autenticità, capace di offrire una visione della quotidianità che ammette l’imperfezione. GraPhichette si configura come una spinta dell’interiorità verso l’esterno, grazie alla quale viene a crearsi un legame immediato di appartenenza e familiarità, un “amore a prima vista” tra creatrice e fruitore.