Gentile Milano tra nostalgia e futuro
L’intervista al designer del brand che parla alle nuove generazioni di cool kids
Lui è Gioacchino Gentile, ventiquattrenne di origini pugliesi che a soli 18 anni si trasferisce a Milano per inseguire il suo sogno: la moda, ça va sans dire! Si laurea in fashion design alla Nuova Accademia di Belle Arti e inizia a muovere i primi passi verso la creazione del brand dei suoi sogni: estremamente moderno, ma profondamente sartoriale.
Ma è proprio grazie al lockdown che Gioacchino, ritrovandosi in casa a riflettere sui suoi progetti futuri, inizia a confrontarsi con l’idea di creare un mondo tutto suo.
E così prende finalmente forma Gentile Milano, il brand nato dall’esigenza di raccontare una nuova storia italiana e, soprattutto, una nuova generazione che si muove senza sosta tra la nostalgia del passato e la voglia di futuro.
Oggi siamo già alla terza collezione: ‘FIGLI DELLE STELLE’, una no-season pensata e realizzata per una nuova nicchia di sognatori, di cool kids e di nostalgici bohèmien, che si incontrano negli storici bar di Milano, come in una nuova “Milano da Bere”.
Figli delle stelle è il ritorno ai sogni che la pandemia ha chiuso dentro un cassetto; il ritorno alla musica e alle notti folli in vecchi bar; la voglia di amarsi e brillare sotto i flash sorseggiando bollicine.
– Gioacchino Gentile
Lo abbiamo intervistato per farci raccontare tutto sulla sua ultima collezione ma anche per conoscere la sua personalissima idea di moda: un’originale visione couture che nasce nei mercati vintage e prende forma grazie ad un profondo lavoro di handmade e upcycling interamente made in Italy. Nei capi si intrecciano jacquard e broccati floreali a tessuti più delicati come il cachemire, lo chiffon e il tulle: il tutto viene poi impreziosito da dettagli romantici – paillettes e swarovski – e da tocchi più grunge, come i tagli vivi.
Ciao Gioacchino. Dicci un po’ chi sei, da dove vieni e quali erano – almeno inizialmente – le tue ambizioni.
Ciao! Sono Gioacchino Gentile, ho 24 anni e sono un fashion designer. Sono nato in Puglia ma mi sono trasferito a Milano sei anni fa per studiare moda. Ho sempre voluto lavorare nel fashion system: la mia idea era di lavorare per grandi nomi ed in seguito aprire un mio brand tramite cui raccontare la mia estetica.
Quale è stata la tua formazione e in cosa credi che ti abbia aiutato?
Ho conseguito una laurea triennale in fashion design presso la Naba. Principalmente studiare sartoria e modellistica mi ha reso autonomo e libero di realizzare le mie idee. Inoltre, gli studi hanno arricchito il mio bagaglio culturale in campo artistico, mi hanno aiutato a trovare la chiave giusta in cui esprimere il mio immaginario moda.
Quando hai deciso di fondare il tuo brand e cosa ti ha mosso a farlo?
A pochi mesi dalla laurea è arrivata la pandemia. Mi sono ritrovato a casa, come tutti, a riflettere sui miei progetti post lockdown. Così ho cominciato a lavorare ad una capsule-collection con i materiali di scarto che avevo in casa, totalmente upcycled ed in seguito sono stato contattato da un e-commerce che propone brand sostenibili per vendere i capi che avevo realizzato.
Dopo aver venduto i miei primi pezzi ho cominciato a maturare l’idea di avviare un brand vero e proprio. Ho riflettuto a lungo sulla mission e sull’estetica che avrei voluto comunicare, è stato un processo molto introspettivo. Alla fine ho concepito quello che adesso è Gentile Milano, ed eccoci qui alla terza collezione, “FIGLI DELLE STELLE”.
Che esperienze lavorative avevi quando hai deciso di fondare ‘Gentile’?
In realtà ho mosso i miei primi passi nel settore molto presto. A 13 anni ero apprendista in un atelier nella mia città natale, un anno dopo ho cominciato a lavorare come assistente vetrinista e visual. Dai 16 ai 19 anni ho disegnato per due brand locali ed in seguito mi sono trasferito a Milano. Durante gli studi ho avuto modo di lavorare per un piccolo brand milanese: per sei mesi mi sono interfacciato con il mondo dello streetwear, è stata una piccola sfida con me stesso.
Come hai sviluppato l’identità del tuo brand?
Gentile Milano nasce dall’esigenza di raccontare una nuova storia italiana, una nuova generazione che si muove tra la nostalgia e il futuro. Nel nome “GENTILE” risiede l’essenza del mio mondo interiore, un mondo in cui si intersecano la mia italianità, le mie radici e la mia quotidianità.
Il brand infatti pone da sempre grande attenzione anche alla sostenibilità dei dettagli: i bottoni così come le fodere interne dei capi sono prodotti con materiali naturali, esattamente come tutto il packaging e il materiale di comunicazione cartaceo.
Antonio si sta anche impegnando con il suo team per l’implementazione di una piattaforma che possa garantire l’ufficialità e la tracciabilità di tutta la filiera produttiva di ogni capo prodotto dal brand, in modo da diffondere maggiore consapevolezza e attenzione ai dettagli. Siamo orgogliosi di poter tifare per lui e i suoi intenti green: è così che si eleva un un brand. Ora non ci resta che scoprire quali saranno i prossimi passi, ma siamo sicuri che non ne resterete delusi.
Parlaci della tua ultima collezione e raccontaci cosa ti ha ispirato.
“FIGLI DELLE STELLE” è una collezione pensata per tutti i sognatori che hanno il cuore a metà tra il passato e il futuro. È la storia della nuova generazione di cool kids e nostalgici bohèmien che si incontrano negli storici bar di Milano: una nuova Milano da Bere. L’amore, la musica e la condivisione sono il motore creativo della “Generazione Gentile”. Questa collezione si propone di riportarci i sogni che la pandemia ha chiuso dentro un cassetto, la voglia di amarsi e brillare sotto i flash sorseggiando bollicine.
Ci sono tante persone che hanno abbracciato il tuo progetto e con cui lavori?
Nel momento in cui ero titubante sull’avviare questo progetto ho trovato la motivazione in Francesca che è poi diventata la brand manager di Gentile Milano. In seguito, è subentrata Laura che ha preso in mano la gestione social e content. Oltre alle mie due collaboratrici, tanti amici sostengono Gentile Milano: ad esempio la fotografa e videographer Luisa Pagani con cui ho svolto diversi progetti, o talent come Ethan Lara e Francesca Crespi. Gentile Milano si basa sul supporto di una piccola community, di amici che si sostengono a vicenda.
Quanto contano secondo te il Made in Italy e l’aspetto artigianale di un prodotto al giorno d’oggi?
Sono cresciuto con l’esempio dei grandi couturier della storia, perciò ritengo che il Made in Italy e l’artigianalità siano fondamentali. Al momento i nostri sono pezzi realizzati a mano, sono unici e poniamo molta attenzione alla ricerca dei materiali, lo studio delle forme e la scelta dei dettagli. Inoltre proponiamo un servizio di custom-made: una risorsa che offre un prodotto creato ad hoc seguendo le singole esigenze del cliente. In futuro ci muoveremo per industrializzare la nostra produzione mantenendo il Made in Italy ed un’etica sostenibile.