Erika Crisi Vannucci: GenZ, eclettica e rumorosa
La giovane attrice ci mostra come chiunque possa utilizzare i propri strumenti per condividere un messaggio, ancora meglio se a farlo è chi le cose le sperimenta e le vive
Aperta, sorridente, senza paura di occupare spazio: si presenta così Erika Crisi Vannucci sui social. Di origini italo-nigeriane, è affascinata dalla cultura d’origine della madre africana, alla quale si ispira e che vorrebbe conoscere sempre più a fondo.
Curiosa e attiva sin da piccola, la modella ed attrice, si definisce “nomade”. Un termine dalle molteplici sfumature, che oltre ad indicare la propensione a viaggiare in una dimensione geografica, rimanda al vasto range di interessi artistici della giovane.
Spaziando dalla poesia alla musica, Erika si avvicina al cinema per caso e dopo aver vinto una borsa di studio per l’Accademia Studio Cinema si trasferisce a Roma.

Basta poco perché si innamori del mondo dello spettacolo, e da lì alla sua prima parte in una produzione Netflix il passo è breve: selezionata da un’agenzia di management, ottiene il ruolo di Marta nel film ‘Per lanciarsi dalle stelle’, tratto dall’omonimo romanzo di Chiara Parenti.
‘Per lanciarsi dalle stelle’ è un dramedy che segue l’iter di Sole nell’affrontare il disturbo d’ansia di cui soffre e che l’attanaglia fin dalla tenera età, un tratto psicologico che la condiziona profondamente nelle esperienze quotidiane.

Il turning point avviene in seguito alla morte improvvisa e inaspettata della sua migliore amica, seguita dall’arrivo di una sua lettera in cui esorta Sole a “superare le sue paure insieme”. La narrativa si dimostra estremamente attuale: nel turbinio emotivo che circonda e trasporta la giovane protagonista e gli altri personaggi, uno dei messaggi più importanti è l’invito a chiedere e ricevere supporto quando necessario senza sentirsi un peso, oltre a toccare tematiche come l’identità di genere e l’amore giovanile.

Su argomenti altrettanto attuali come i diritti LGBTQ+, il gender gap e il razzismo si espone anche Erika sui social, rendendosi così emblema della generazione cui appartiene, la Gen Z, sostenitrice della libertà d’espressione e soprattutto della necessità di prendere posizione sulle problematiche sociali fondamentali.
Cresciuti in un mondo progressivamente più connesso – grazie alla globalizzazione –, all’insegna della scoperta di sé e dell’auto accettazione, gli appartenenti alla Generazione Z mostrano una più profonda sensibilità verso la dimensione psicologica e intima dell’individuo, e guidati da una curiosità senza pregiudizi nel conoscere l’altro lasciano spazio ad un forte senso di comunità.
Dopo aver sperimentato sulla propria pelle quasi tutte le discriminazioni del caso, oggi Erika ha capito che per fare una differenza si possono utilizzare quello che sono i propri mezzi attuali, in primis rispettando le persone e le loro identità e trasmettendo questo ideale a partire da chi ci circonda, sensibilizzando e creando empatia nel prossimo il più possibile con lo scopo di ampliare il proprio il bacino e scaturire possibilmente un effetto a catena.

