Binario 21, manifesto degli invisibili
Il documentario dei gemelli Donazzan che racconta i senzatetto ai tempi del virus e il lavoro dei City Angels
Più di 50mila in Italia, 2608 solo nella grande Milano: sono i numeri dei senzatetto a cui i gemelli Marco e Luca Donazzan, creativi vicentini dalle mille passioni, hanno voluto regalare un volto attraverso il documentario ‘Binario 21’, che racconta la loro vita ai tempi del Covid-19 e il rispettivo lavoro dei City Angels, in prima linea per aiutarli nelle loro battaglie quotidiane.
Numeri di un’emergenza che, con l’arrivo del Covid-19 nel nostro paese, si è acuita: in strada, ad aumentare le fila dei senzatetto, sono arrivati anche quelli che hanno perso il lavoro a seguito della pandemia e, con esso, la casa. Tragedia nella tragedia, sempre a causa della pandemia i senzatetto hanno visto le loro condizioni di vita aggravarsi ancora. Un esempio? Con la chiusura degli esercizi commerciali non hanno più potuto godere dei piccoli benefici ‘pubblici’ che permettevano loro di usare i servizi igienici, farsi una doccia o trovare del cibo. Oltre a questo, hanno visto l’indifferenza della gente diventare paura e la distanza che c’era già prima trasformarsi in un baratro sotto il segno del “rischio contagio”.
Migliaia di volti che, in una Milano improvvisamente silenziosa, tra le sue strade deserte combattono ogni giorno contro l’invisibilità.
I gemelli Donazzan con il loro ‘Binario 21’ hanno voluto riscattare l’identità di queste persone, la loro dignità, e lo hanno fatto raccontando il punto di vista di chi questa dignità gliela restituisce ogni giorno a piccoli pezzi con un cartone di latte, un panino, un maglione o una mascherina: i volontari di strada ‘City Angels’, un’associazione nata nel 1994 a Milano per iniziativa di Mario Furlan riconoscibile per l’iconico basco blu, simbolo delle forze Onu portatrici di pace, e la giubba rossa, colore dell’emergenza.
Una Onlus che non ha mai smesso di crescere: negli anni sono nate nuove sedi degli Angels a Roma, Torino, Varese, Parma, Brescia. Ad oggi se ne contano diciotto in Italia e una in Svizzera, a Lugano. “Tutte – come raccontano sul sito cityangels.it – unite dallo stesso spirito umanitario. In alcune città l’attività principale è l’assistenza ai senzatetto; in altre è invece la prevenzione e il contrasto della criminalità da strada. Perché il nostro è un volontariato a 360 gradi, che si adatta alle necessità della singola città”.
I due gemelli vicentini, affascinati da questa realtà e spinti dal bisogno di dare il loro contributo, hanno chiesto ai volontari dell’associazione ‘City Angels’ di Milano di poterli seguire con le loro telecamere per documentare e raccontare quello che fanno ogni giorno. Il risultato sono sei minuti di volti e parole che scavano caverne contro cui è impossibile non andare a sbattere, racconti che impediscono di restare ciechi. Sei minuti di immagini nate per eliminare l’indifferenza, accompagnate da un tappeto musicale scritto appositamente per questo progetto dal musicista e cantante Elya Zambolin.
“Con questo reportage – ci racconta Marco Donazzan – ho avuto il piacere di seguire a stretto contatto, prima come volontario poi come reporter i City Angels. Ogni sera un gruppo di circa dieci volontari si sposta per le vie di Milano per donare cibo, coperte, generi di conforto e prima necessità. Ma anche per rivolgere una parola, un sorriso. Un aiuto concreto e importante in questo momento di grave crisi. I sostegni vengono donati da persone generose, da negozianti, da supermercati che regalano prodotti rimasti invenduti o che da lì a qualche giorno andrebbero a scadere”.
‘Binario 21’ è il racconto corale di una realtà complessa dove l’emergenza e la solidarietà coesistono.
Ma è innanzitutto un luogo: “Si trova vicino alla stazione centrale di Milano da dove, nella seconda guerra mondiale, partivano i convogli ferroviari di prigionieri estradati verso i campi di concentramento di Auschwitz – continua Donazzan -.
Una vita che “bisogna provare per sapere cosa significa”, come racconta uno di loro alla telecamera dei gemelli Donazzan. Marco e Luca hanno raccolto le testimonianze di persone in strada da anni ma, come dicevamo, anche dei tanti che fino a poco tempo fa conducevano una vita ‘normale’ e sono stati piegati dalla pandemia. Come Domenico, 44 anni, che per colpa del virus ha perso il lavoro, la casa e non ha avuto altra scelta che quella della strada: “Vedo sempre nuova gente – racconta nel documentario -, gente che purtroppo non riesce a sopportare questa situazione e ne soffre moltissimo, diversamente da me che sono uno che riesce a combattere e andare avanti”.
Come lui anche il 26enne Bacari, originario del Gambia, in Italia dal 2015: “Lavoravo con una cooperativa sociale come mediatore culturale”, spiega. “Ma da quando è arrivato questo Coronavirus il mio ruolo come mediatore si è fermato. Non avendo uno stipendio non sono più riuscito a pagarmi l’affitto”. Unica scelta, anche per lui, la strada. Ed ecco la telecamera inquadrare i City Angels e i loro movimenti sicuri tra queste persone, facce amiche portatrici di conforto: “Ci danno un minimo di dignità, se non ci fossero loro sarebbe dura”, racconta Michelangelo, 28 anni.
Dare una mano significa regalare una piccola speranza ed è proprio quello che hanno deciso di fare anche Marco e Luca Donazzan documentando questa realtà: è il loro modo di dire ‘noi ci siamo’, è la loro creatività messa a servizio degli invisibili e dei loro angeli col casco blu. Perché, come spiegano proprio i senzatetto intervistati, “c’è bisogno di qualcuno che sorregga queste persone, che a loro volta sorreggono i più deboli”.
‘Binario 21’ è proprio questo: un manifesto nato per sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere chi può farlo a offrire un aiuto concreto. Tendiamo una mano a questi senzatetto che oggi sono invisibili ai nostri occhi, ma che fino a ieri erano i nostri colleghi di lavoro, i nostri genitori, i nostri amici e i nostri fratelli. Ed ecco la telecamera inquadrare i City Angels e i loro movimenti sicuri tra queste persone, facce amiche portatrici di conforto: “Ci danno un minimo di dignità, se non ci fossero loro sarebbe dura”, racconta Michelangelo, 28 anni.
Dare una mano significa regalare una piccola speranza ed è proprio quello che hanno deciso di fare anche Marco e Luca Donazzan documentando questa realtà: è il loro modo di dire ‘noi ci siamo’, è la loro creatività messa a servizio degli invisibili e dei loro angeli col casco blu. Perché, come spiegano proprio i senzatetto intervistati, “c’è bisogno di qualcuno che sorregga queste persone, che a loro volta sorreggono i più deboli”.
‘Binario 21’ è proprio questo: un manifesto nato per sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere chi può farlo a offrire un aiuto concreto. Tendiamo una mano a questi senzatetto che oggi sono invisibili ai nostri occhi, ma che fino a ieri erano i nostri colleghi di lavoro, i nostri genitori, i nostri amici e i nostri fratelli.
CITY ANGELS ASSOCIATION
Per sostenere l’associazione ‘City Angels’ si possono effettuare donazioni tramite il codice IBAN IT13Q0306909606100000120860. L’associazione raccoglie anche vestiti come jeans, felpe, maglioni, scarpe, biancheria intima (nuova).
Per informazioni scrivere a cityangels@cityangels.it