‘Panorama Olivia’: il documentario sonoro di Coca Puma
Gatti, tecnologia e nu-jazz sono il contorno per il perfetto esordio musicale dell’eclettica artista romana
Coca Puma è il nome d’arte di Costanza Puma, una ragazza di Roma, classe 1998, che si cela in tutte le immagini che girano di lei sotto un cappellino da pescatore, dettaglio che accentua la curiosità dell’osservatore.
Sebbene sia ormai un espediente molto usato – soprattutto nel panorama musicale italiano dell’ultimo decennio – nell’epoca dell’ultra-immagine e all’alba del post-cinema, la scelta di indossare questo accessorio qualcosa significherà!
Costanza è un’artista eclettica, di formazione nu-jazz, che si muove in un orizzonte ibrido e atipico, fra dream pop, nu-soul, elettronica, ambient e post-rock. Eterea e magnetica, usa voce e texture delle sue produzioni per costruire un mondo tutto suo. Interiore e individuale, prima di tutto. Poi generazionale e, infine, umano. Inoltrarsi nell’ascolto è una di quelle esperienze sorprendenti.
Una passione radicata per la musica brasiliana e una più recente scoperta della musica elettronica si fondono nelle sue performance da dj e nell’interesse verso la relazione fra suono e immagine. Perché Coca Puma, ricordiamo, ha lavorato alle musiche di ‘La Rivoluzione siamo Noi’, film dell’Istituto Luce Cinecittà che racconta il decennio ’67/’77, presentato in occasione del Torino Film Festival. In questi mesi, inoltre, ha lavorato alla colonna sonora di ‘Quasi a casa’, film d’esordio di Carolina Pavone, prodotto dalla Sacher Film, Vivo Film, Rai Cinema, uscito a settembre e pellicola di apertura delle Giornate degli Autori durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2024. Queste e le tante altre esperienze degli ultimi tre anni, Costanza decide di trasformarle in musica col suo album d’esordio, uscito in primavera per Dischi Sotterranei e ODD Clique: ‘Panorama Olivia’.
Tra elettronica, dream pop, ambient e post-rock ‘Panorama Olivia’ è un disco che alterna produzioni eleganti dalle atmosfere oniriche e rarefatte a tracce più oscure e malinconiche.
Una raccolta di dieci brani, di cui due intro strumentali e un interludio, in cui Coca Puma dà libero sfogo a una viscerale esigenza creativa frutto di esperienze, ricerche e sperimentazioni degli ultimi anni.
Una necessità che si sublima nel raccordo tra due dimensioni spazio-temporali distinte, quella urbana e quella di una casa-rifugio tra i tufi vulcanici e gli alberi della Valle del Treja, e simbolicamente rappresentato da una gatta sua amica di nome Olivia, che dà il titolo all’album.
Un progetto musicale in cui Coca Puma ci racconta qualcosa di lei, e anche di noi, tra campagna e città, stile urban e atmosfere oniriche. Un progetto dal carattere sincero e autentico, mosso semplicemente dalla voglia dell’artista di fare musica con dedizione e passione.
‘Panorama Olivia’ somiglia quasi ad un documentario sonoro sulla vita di una ventenne di oggi, immersa nella tecnologia di consumo.
Tra smartphone, social, bip, trilli e vibrazioni, il tutto è estremamente vivido, riconoscibile, eppure dotato di una sua misteriosa drammaticità.
Ci sono le voci degli amici nei messaggi vocali, stralci di appunti registrati e, di tanto in tanto, si sente la voce di Coca Puma. Una voce delicata, a tratti sussurrata, liquidissima, ricca di potenza espressiva, per cui viene subito voglia di riascoltarla. Ma in ‘Panorama Olivia’ sono le sezioni strumentali ad essere le vere protagoniste della narrazione.
Nell’album emerge in modo chiaro una visione musicale ben definita, “panoramica”, per l’appunto, che va dal mix e al sound design. Nei brani, elementi elettronici si alternano ad elementi acustici. Momenti distesi e minimali si avvicendano a sezioni esplosive che culminano in climax, quasi come se fossimo in un romanzo di Murakami.
E i testi poi, intimi e introspettivi. Perché ‘Panorama Olivia’ è anche un viaggio. È una traversata in quei timori e in quei desideri raccontati in ‘Porta Pia’, in quei ricordi di una felicità sfiorata che riaffiorano in ‘Lupo Volkswagen’. È un viaggio verso il cambiamento con ‘Tardi’ o nelle insidie sentimentali di ‘Come vuoi’, l’epilogo del disco.
“È difficile definire l’inizio o lo sviluppo della mia scrittura, il tutto avviene da sé, in momenti dove non sento il controllo di quello che sto facendo. È come se diventassi un’antenna”.
– Coca Puma
‘Panorama Olivia’ è solo l’inizio di un lungo percorso che porterà Coca Puma in vetta alle classifiche. Costanza si permette il lusso di dare libero sfogo alle sue idee nella maniera più assoluta, infatti ha scritto personalmente tutti i testi e si è occupata delle produzioni. È un album vivace, impavido anche quando si confronta con l’ignoto, è una colonna sonora della vita dei ventenni di oggi.