Deal with Identity

Deal with IdentityThe Mental Healt Issue

Gli artisti sono spesso, per inclinazione e professione, persone sensibili alle tematiche attuali e del mondo, e nel loro agire e creare talvolta conducono la propria esistenza con un interesse e un’attenzione particolare rivolti ai tormenti che affliggono l’individuo. 

Essendo esposti ad un sistema prevalentemente selettivo e dovendo interfacciarsi con un pubblico fruitore delle loro stesse opere e performance, per molti il giudizio e il rifiuto sono all’ordine del giorno, condizione che per i più richiede il raggiungimento di un equilibrio personale che permetta di vivere in modo sano vita e lavoro, spesso intrecciati l’uno all’altro.

Il rischio è oggi quello di scivolare nel disagio esistenziale, e in questo ambito lo spettro del disturbo può estendersi dal malessere psicologico fino ad arrivare a condizioni patologiche. 

Comunicare ad un pubblico gli stati d’animo di chi soffre certe problematiche non è certo semplice, ma è proprio questo l’obiettivo di progetti come ‘Schizotypal’, l’editoriale fotografico che mira a far comprendere all’osservatore cosa si muove nell’interiorità di chi soffre del disturbo schizotipico di personalità. 

Foto estratta dall’editoriale ‘Schizotypal’.
Foto estratta dall’editoriale ‘Lisa’s Diary’.

Spesso sentiamo determinate tematiche lontane da noi ma in realtà, grazie all’arte e chi le sa trasmettere, che ci permettono di comprenderle, possiamo diventare più consapevoli, immedesimarci, e constatare quanto sia sottile e illusoria la linea che divide ciò che percepiamo come normale o anormale.

Viviamo in una società in cui la salute mentale è messa a rischio anche dal consumismo, dallo status, dall’apparenza, così come dalla ricerca spasmodica di raggiungere un modello perfetto: un’ideale che è irraggiungibile per definizione, come racconta emblematicamente l’editoriale ‘Lisa’s Diary’ attraverso l’improvviso e nevrotico disorientamento che colpisce l’eccentrica protagonista. 

La difficoltà nel contesto contemporaneo diventa spesso quella di trovare la propria identità e di riuscire a comunicare all’esterno emozioni e sentimenti vissuti. É proprio qui che i mezzi offerti dalle discipline artistiche e le menti creative entrano in gioco per diventare espressione di pensieri taciuti. Lo scatto realizzato per la copertina del numero estratta dalla cover story ‘Deal With Identity’, mostra la moda come portavoce di battaglie sociali, economiche e psicologiche, ed evidenzia come la ricerca della propria identità sia un percorso complicato con cui fare i conti. Questo processo viene mostrato come un’indagine in cui la difficoltà primaria è trovare un equilibrio tra definizione di sé stessi e accettazione sociale, che solo se raggiunto può permettere un benessere individuale. La fotografia in copertina richiama proprio il concetto di questa continua ricerca di approvazione che oggigiorno influenza pericolosamente l’esplorazione di sé. Nell’immagine questo è rappresentato dall’occhio aperto disegnato su una palpebra della modella ritratta ad occhi chiusi, come a richiamare la continua ed angosciosa attenzione del singolo su ciò che lo circonda. 

Siamo parte di una società in cui spesso l’ambizione individuale ha come obiettivo finale il benessere materiale e l’adesione agli standard professionali più tradizionali, ma attraverso personalità attualmente impegnate nel settore artistico come Sonya Akulshina e Kayla Kleine ci rendiamo conto che forse, alla fine, tornare all’arte è l’unica risposta per il raggiungimento della felicità e di un’autentica autoespressione.

Condividere e affrontare con creatività certe tematiche, oltre che costituire una soluzione o una cura per sé stessi, può permettere di offrire aiuto a chi ne soffre o a chi non ha ancora trovato il benessere mentale. Ed è spesso questo il fine primario di chi questa arte la crea: rinascere e far rinascere.


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About Author /

Carlotta Barbari nasce a Modena nel febbraio 1996. Si laurea, nel 2018, in Lettere Moderne presso l'Università di Bologna e nel 2021 consegue la laurea magistrale in Italianistica. Ha una profonda passione per la letteratura, associata ad un’interesse per la psicanalisi e per le scienze linguistiche. In lei convive un’inclinazione personale e professionale volta alla ricerca di un contatto con le diversità culturali: prosegue dunque gli studi nell’ambito della glottodidattica e dell’insegnamento linguistico rivolto agli stranieri.

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