‘Il mio giardino d’Inverno’: un romanzo di formazione contemporaneo
L’autrice Nahyeli Benni racconta il viaggio alla ricerca della felicità dalla Svizzera alla Grecia
“Ci sono i camosci che riescono a esporsi sulle rocce senza paura di cadere […] Io e mio nonno li guardavamo con il cannocchiale. Lui diceva che era tutta una questione di equilibrio e di sicurezza di sé […] Adesso soffro di vertigini, Andreas”.
Tratto dal libro.
Nahyeli Benni con il suo primo romanzo intitolato ‘Il mio giardino d’inverno’ edito da Alcheringa Edizioni ci accompagna in un viaggio di formazione da leggere tutto d’un fiato.
Eirene, la protagonista, è una ragazza disinnamorata della sua vita, incapace di sentirsi viva nella sua quotidianità, come spesse volte capita a molti di noi e per questo decide di intraprendere un viaggio che dalla Svizzera la porta a Idra, in Grecia.
Qui conosce Andreas, ma quella che sembra una storia d’amore perfetta è soltanto una delle tappe di questo viaggio, soprattutto interiore, alla ricerca del suo posto nel mondo, di una evoluzione personale che da anatroccolo la possa trasformare in cigno.
Nahyeli scrive con consapevolezza emozioni e sentimenti in cui è facile ritrovarsi e il suo libro diviene quasi uno specchio dello sconforto e della resilienza che ci spinge a superare anche i momenti di maggior afflizione.
Nene, come la chiamano gli amici, è stata pubblicata in una raccolta di poesie nel 2013, selezionata per l’antologia del premio nazionale Zucchi, dopo aver vinto per due volte anche il premio letterario “Castelli di carta” di Bellinzona, nel 2008 e nel 2018.
L’esigenza di scrivere l’ha così portata a ultimare il suo primo romanzo, e quando è riuscita a prendere le giuste distanze dal suo lavoro ha saputo che era il momento giusto per provare a pubblicarlo e trasformare la sua personale inclinazione in un’opera universale che potesse essere recepita da un pubblico di lettori.
“Quando la dimensione della tua persona non si incastra più in te stessa, allora saprai che sei pronta” le aveva detto il professore di lettere, ed è andata proprio così. La protagonista è una giovane donna che ha perduto il piacere della scoperta, il gusto del caffè al mattino e per questo decide di reagire e iniziare questo viaggio che la porta a conoscere persone straordinarie.
“La paura di essere una donna da weekend è comune a moltissime persone: quando aspetti il fine settimana per evadere da una routine impregnata di lavoro e noia. È questa sensazione di disagio e timore provata dalla mia protagonista che ho voluto raccontare, prima per me stessa e poi per coloro avessero voglia di leggerlo”
– Nahyeli Benni
La prima stesura del romanzo è nata proprio sull’isola di Idra, in un viaggio che la scrittrice ha intrapreso con la sua famiglia e il titolo del libro rimanda alla pace e alla tranquillità che località di vacanza come questa regalano in bassa stagione; ma è davvero un luogo ameno o soltanto una bolla di felicità? L’isola è una protezione o una prigione? L’interrogativo di Eirene, così come quello di chi scrive, è se sia preferibile vivere un’estate ingannevole o se non sia meglio evadere e cercare l’estate autentica. Il mio consiglio è di avventurarvi con Eirene in questa lettura scorrevole e intrisa di significato, magari durante la settimana, prima del prossimo weekend.