Il diario ad immagini di Carla Mattei Bessiere
La strada verso l’accoglimento delle proprie emozioni e il conseguimento del benessere psicofisico raccontati attraverso un profilo social che diventa libera ispirazione per il prossim
L’immaginazione per evadere dalla realtà, la sovrastruttura per nascondere l’essenziale e poi la paura di sentirsi soli, perché lontani dallo stereotipo comune, perché unici e non replicabili. In un mondo dalle mille immagini, che ci connette gli uni agli altri, il senso di solitudine è diventato un’erba incolta da estirpare, non ci si sofferma più sullo straordinario potere di questo stato d’animo e delle cose incredibili che ci porta a fare, ma si considera solo quella sensazione di inadeguatezza che spinge ad isolare.
“Love is my religion” è la frase che descrive la filosofia di vita Carla Mattei Bessiere, modella francese di ventotto anni che, attraverso i canali social, rinnova uno di quei valori che ancorano e guidano la nostra esistenza, non facendoci dimenticare che nelle nostre radici ritroveremo sempre la forza di perseverare.
L’originalità di questa modella è la mancanza di imposizioni, di mantra da seguire, di idee da imitare; imbattendosi nel suo profilo instagram si percepisce una mancanza di controllo, di uniformità di colore, diventa tangibile quella forte volontà di presentarsi al mondo nella spontaneità di ciò che si vive. Dietro a questa espressione di libertà raggiunta, si celano tante rivoluzioni interiori che Carla ha dovuto affrontare: come il desiderio di affermarsi nella vita a fronte di ingiustizie subite, trovando riscatto nel raggiungimento di un’indipendenza economica e nel desiderio di scoprire.
Dopo un’adolescenza difficile a Marsiglia il suo viaggio di cambiamento parte da Parigi, dove inizia a lavorare nel settore della moda e si ritrova a contatto con una diversa forma d’arte. Da un lato torna a sentirsi viva, dall’altro inizia “una lunga e ostile relazione con il suo corpo”, dettata dall’archetipo che tale industria sembra promuovere.
La giovane modella racconta che si è trovata per lungo tempo in disarmonia a causa della bulimia, ma proprio a partire da questo senso di frustrazione è avvenuta l’evoluzione e la trasformazione: Carla ha confidato in sé stessa e ha ricercato nuove passioni che la potessero ispirare e che potessero essere in linea con i suoi obiettivi. Ha iniziato ad esplorare gli studi di psicologia, la terapia, la medicina alternativa, la bellezza delle emozioni e questo è diventato il motore della sua rinascita: decidere consapevolmente chi volesse essere. Oggi è diventata un’insegnante di Yin Yoga, un coach olistica, una praticante di Emotional Freedom Technique (EFT) e da diciassette anni ha scelto di essere vegetariana.
Facendo entrare l’amore nella sua vita e poi trasferendolo sugli altri la sua prospettiva è cambiata, “iniziando a rispettare i suoi bisogni, il suo corpo, i suoi valori e accogliendo la sensibilità” è riuscita a trovare ciò che la definisce. Questa lotta per comprendersi, cercarsi e poi riviversi in armonia e gioia è un passaggio obbligato che tutti noi dobbiamo affrontare soli. Carla rappresenta quella forza di non perdersi mai d’animo e diventa ispirazione per chi la osserva; in fondo ascoltando il suono del mare celato in una conchiglia, si sente l’eco della vita che l’attraversa.
Nel 2023, la giovane modella ha deciso di dedicarsi all’avventura, all’audacia, all’assumersi dei rischi e a viaggiare, vivendo come nomade con il marito prima a Miami e poi Los Angeles ma continuando a raccontare la sua esperienza e a diffondere il suo messaggio attraverso i social.
Scoprendo le sue peculiarità e le sue modalità di espressione viene da domandarsi se forse sia necessario anticipare e condividere quanto ci accade, togliendo così il mistero che ci porta ad esplorare. Ogni stagione ha i suoi colori e i suoi sapori e così forse anche le diverse età generazionali. Un tempo questa necessità di diffusione non poteva esserci perché la tecnologia non era così avanzata e solo oggi, dopo averne testato le ripercussioni, possiamo comprenderne i benefici e limitarne gli effetti. Quello che sorprende è la modalità con cui Carla esprime il suo modo di essere, senza doversi uniformare, rifiutando le imposizioni ed esortando a domandarsi sempre chi sia a creare le norme, chi detti un codice morale e chi decida come la vita dovrebbe essere. Scegliendo ogni giorno il percorso da intraprendere, cosa indossare, da chi vogliamo farci ispirare e quanto in fondo una cosa valga la pena di essere vissuta, ritroveremo sempre chi siamo.