Angelina Beroe in un sogno afoso alimentato da ossessione, lussuria e un nostalgico immaginario retrò
Una chiacchierata con la cantautrice dopo il lancio del suo ultimo singolo ‘In Love’
“Ho sempre custodito avidamente la mia musica. Avevo sempre in mente melodie e paesaggi sonori che dovevo esprimere e liberare da me stessa, non ho mai lottato con il processo di scrittura delle canzoni. È la cosa più naturale per me e un luogo sicuro in cui sento di avere il controllo”.
– Angelina Beroe
Così Angelina Beroe, cantante di origine ceco-tedesche nata a Berlino, racconta a Not Yet Magazine come ha vissuto la musica prima dell’inizio della sua esordiente carriera, quando ha iniziato a scrivere e comporre i primi pezzi durante l’adolescenza. L’istinto creativo ha sempre fatto parte di lei: figlia di artisti poliedrici, ha potuto osservare il padre – psicanalista appassionato di batteria – e la madre – pittrice di seta e collezionista di bambole antiche – plasmare la sua creatività fin da piccolissima.
“Ho vissuto anche con mia nonna per alcuni anni. Ricordo che spesso ascoltavo i suoi vecchi vinili canticchiando su una sedia di vimini o sdraiata sul pavimento, sfogliando vecchie riviste, sognando. La musica ha sempre avuto un forte effetto su di me”.
– Angelina Beroe
All’età di quattro anni ha avuto un altro importante approccio con la musica: inizia danza classica presso la British Royal Academy of Dance di Berlino, una disciplina dall’impostazione forte e determinata, oltre ad apprendere la teoria musicale e a suonare il pianoforte. Giunta alle scuole superiori ancora molto introversa, viene presto attratta da nuove forme d’arte come il teatro classico e il cinema.
Non solo cantante ma anche autrice, compositrice, produttrice e direttore artistico dei suoi video, vuole trasmettere i suoi stati d’animo attraverso ciò che crea, sempre pronta a sperimentare.
“Amo i suoni e la sfida di giocare con loro, creo personaggi, mondi e atmosfere”.
– Angelina Beroe
Riuscire ad imprimere l’incessante malinconia e scaricare le sue energie nostalgiche nella musica riesce finalmente a riconciliarla con l’Angelina interiore.
“Gioisco quando la mia musica piace alla gente anche se, a dire il vero, scrivo solo per me stessa. È l’unica cosa che mi fa provare veramente il piacere. Mi entusiasma la sensazione di far funzionare insieme suoni insoliti e mi dà i brividi fuggire in spazi dove sono libera di sperimentare e costruire qualcosa di nuovo”.
– Angelina Beroe
Le sue melodie oniriche tracciano una linea tra il pop barocco e l’art rock. Grande è stata l’influenza della musica che ascoltava in casa: Pink Floyd, King Crimson, Kate Bush, Serge Gainsbourg, The Pink Dots e Sergei Prokofiev sono solo alcuni degli artisti che hanno fatto da colonna sonora alla sua vita fin dalla tenera età.
L’anno scorso ha pubblicato ‘This Could Have Been My Summer’ e ‘Dolores’, passando rispettivamente da atmosfere sognanti che non possono che ricordare la celebre Lana Del Rey ad altre addirittura da incubo.
Tuttavia il suo ultimo brano, l’etereo ‘In Love’, brilla sì di stati d’animo fantastici e incantati ma riverbera anche di una passione tranquilla che guida il ritmo. Si presenta come sensuale, giocoso e con un tocco dark, grazie a una linea di basso groovy ripresa da splendidi arrangiamenti di chitarra rock, combinati con la voce distante di Angelina.
Come spiega l’artista, ‘In Love’ si concentra sulle molteplici sfaccettature e fasi dell’innamoramento e sull’ossessione che ne deriva. Il risultato finale non solo ci suggerisce che l’amore è a suo modo un’ossessione pericolosa ma ci conferma anche la natura poliedrica di Angelina che, con ogni nuova canzone, ci porta in un diverso angolo del suo universo.