‘Follow The Dick’: per combattere i tabù ci vogliono le palle
Avete presente quei piccoli soprammobili o sculture in ceramica che spesso popolano le case delle nonne? A volte raffigurano angioletti, altre fiori, campanelle, crocifissi, animali, gnomi…
Ora immaginate di andare a casa di vostra nonna e trovare esposti dei peni di porcellana, tutti colorati. Quale sarebbe la vostra reazione?
Michele Basile ha ideato e realizzato il progetto ‘Follow The Dick’, una variegata e decisamente originale collezione di peni artistici proprio con questo obiettivo: abbattere il tabù sulla sessualità usando un pisello per stimolare lo spettatore ad attivare il cervello e chiedersi “perché dovrei pensare male di un pene?”. In fondo è solo un pene.
Serve anche un pennello.
Michele nasce e vive a Milano ed è un orgoglioso millennials di periferia. Studia per diventare grafico pubblicitario, poi come attore professionista all’accademia dei Filodrammatici di Milano e oggi, a trentuno anni, è illustratore, grafico, speaker, doppiatore pubblicitario ed interprete di audiolibri e podcast e, infine, attore. Basile è un artista che non ha paura di cambiare strada e usa mille risorse per seguire le sue passioni. Una fra tutte: sa affrontare i topic più delicati e scomodi con grande ironia.
È successo così, un po’ per gioco, che Michele ha dato vita alla sua opera prima ‘Follow The Dick’:
“Nel 2016 realizzo la mia prima maschera teatrale e con la creta avanzata, senza pensarci troppo, realizzo un piccolo cazzo dipingo in pieno stile Michelangiolesco, e penso ‘Bello!’.
Sento però di aver fatto qualcosa che non potevo fare: qualcuno inevitabilmente penserà male di me. Poi, ripensandoci, ho proprio deciso di incorniciarlo e metterlo in cucina, dove tutti lo possono ammirare.”
– Michele Basile
È un duro, fantastico, lavoro.
Da quel primo piccolo capolavoro, Michele ha poi realizzato con grande maestria peni di ogni tipo: ispirati al cibo, ai personaggi storici, ai personaggi dei film e della narrativa, agli animali, ai brand… Sdrammatizzando la sessualità ha ribaltato la percezione del pene, una figura a tratti inflazionata dalla cultura della virilità più tamarra, a tratti nascosta per quella strana sensazione di vergogna e colpa che ci pervade quando ce ne troviamo uno di fronte. Eppure, di fronte ai peni in ceramica di Michele non si può non sorridere.
In un certo senso davanti a questa originale linea di elementi di arredo ci mettiamo a nudo anche noi, confrontandoci con il nostro ingiustificato imbarazzo e capendo che si tratta solo di un organo del nostro corpo, fra tutti il meno appropriato a definire chi siamo davvero come persone.
Come dice Michele:
“Non giustifichiamoci e, più importante, continuiamo a giocare, perché ci vuole anche ironia e leggerezza. Ora sta a te decidere”.
– Michele Basile
E di scelta ne hai tantissima, perché nelle collezioni di Michele ci sono cazzi artistici per tutti i gusti.