David Breuer, la prova che l’arte si trova dentro ognuno di noi
David Breuer, trentenne nato ad Augusta in Germania, è un artista autodidatta i cui dipinti sono ispirati alla natura e a tutto ciò che lo circonda, cercando semplicemente di comunicare i suoi pensieri attraverso forme e colori.
Inizia il suo percorso artistico solamente nel 2019, mosso più che altro da una passione che spera – e ne siamo sicuri – possa diventare presto il suo lavoro a tempo pieno. Cominciato come un gioco per divertirsi e sperimentare cose diverse, presto ha capito che si trattava di qualcosa di più che mettere i colori su una tela: era puro appagamento.
Pubblicando poi i primi dipinti su Instagram David ha ricevuto richieste da svariate persone e beh, da cosa nasce cosa: ha iniziato a darsi un tono più professionale, ha sviluppato un ottimo lavoro di comunicazione sui socials e alla fine si è trasferito nel suo studio a Settembre del 2021. In solo due anni le sue opere vengono apprezzate al punto da essere esposte a maggio del 2021 durante la mostra virtuale ‘Reflections’ della Holy Art Gallery di Londra e un mese dopo al Creative-Wallpaper-Contest presso Mio Mio sul tema della donazione di organi (in collaborazione con Junge Helden e.V.). Nell’agosto dello stesso anno presenzia alla fiera internazionale per l’arte contemporanea di Monaco, in collaborazione con – e presso – la Van Gogh Art Gallery di Madrid dove espone tre dei suoi dipinti.
Descrivere il suo stile è in realtà piuttosto difficile: alcuni potrebbero dire che è un misto di arte astratta, figurativa ed espressionista ma per lui è più un modo di comunicare pensieri, ricordi e sentimenti che non riuscirebbe a descrivere altrimenti. Eppure, se è difficile descriverne lo stile, non si può dire lo stesso della forza con cui ci travolgono le sue tele imbrattate dalle tinte. È stato facilissimo infatti abbandonarsi alle emozioni trasmesse dalle forme immateriali e quasi intangibili dei suoi lavori, resi magici dall’uso di colori acrilici e pastelli ad olio.
David ci comunica che per lui è molto importante che chi osserva il suo lavoro sia consapevole che in ogni opera c’è un pezzo personale della sua mente e della sua anima. Questo frammento dell’artista è impresso sulle tele dei suoi dipinti che sono pensati per essere interpretati in modo differente da ogni singolo individuo; non ci stupiremmo quindi se altri osservatori dovessero trarre suggestioni e significati diversi dal nostro.
L’artista è fermamente convinto che l’arte non abbia confini, e perciò il frutto non ha bisogno di portare allo spettatore un determinato significato che il suo creatore gli ha conferito.
Comunica con un linguaggio non percepibile in maniera univoca ma, a nostro avviso, dicendo a tutti esattamente ciò che tutti “sentono” attraverso la voce che dà ai suoi pennelli. A volte può essere un pensiero, a volte un ricordo o un’emozione.
“Ho visto, come forse voi, molta più arte sui social media ultimamente. Le persone si stanno cimentando nell’espressione personale ed è bellissimo da vedere. Dal mio punto di vista, l’arte si è fatta strada nel mainstream e si è affermata come opzione terapeutica“
– David Breuer