Masha Nova, la collagista femminista
L’artista che esprime la sua visione della società e della cultura contemporanea attraverso i suoi ritagli.
Un altro personaggio di cui vogliamo raccontarvi in questo numero è Masha Nova, un’artista di origine siberiana.
Classe ’92, si presenta con una solida e invidiabile formazione di respiro internazionale: si diploma alla scuola d’arte nella sua città natale, si trasferisce in Canada dove frequenta il Bishop Ridley College di Ontario, si sposta poi in Inghilterra per proseguire gli studi artistici alla Cambridge School of Visual & Performing Arts di Cambridge, appunto. Successivamente giunge a Milano dove si laurea in Marketing and Communication; segue infine il master in Storia dell’arte del Sotheby’s Institute of Art.
Masha esprime la sua visione della società e della cultura contemporanea attraverso la tecnica del collage, ispirandosi ad artiste come Lorna Simpson, Barbara Kruger e Hannah Höch.
Per dare vita alle sue creazioni e al suo concetto estetico si serve spesso cataloghi di barbie o di riviste vintage quali playboy, che ritaglia e sovrappone alle sue foto realizzate su pellicola. Il connubio di questi elementi serve all’artista per costruire un layout desiderabile – spiega Masha – e l’eventuale aggiunta di citazioni o frasi nelle immagini è volta a provocare ulteriormente la reazione dello spettatore.
Attraverso il medium immediato delle immagini Masha propone all’osservatore una realtà astratta che testimonia la società contemporanea così come la cultura pop e i media la rappresentano: sotto una luce diversa. I collage vanno infatti ad innescare una scena che risulta divertente, disincantata, non filtrata, nonostante le tematiche che l’artista propone nelle sue creazioni siano molto forti e attuali, spaziando dal femminismo alla sostenibilità e agli eventi odierni.
In particolare troviamo interessante la visione che Masha esprime della femminilità, creata manipolando il modo in cui essa viene concepita e rappresentata nella cultura di massa. La collagista pratica una sorta di decostruzione o ricostruzione artificiale della figura femminile riuscendo a mantenerne nella frammentarietà del collage la bellezza, la potenza e l’autenticità della donna che ne risulta.
La profondità concettuale unita all’efficacia comunicativa dei lavori di Masha ha portato anche l’artista a intraprendere importanti collaborazioni: i suoi collage sono stati scelti da alcuni musicisti per album e cover di canzoni, o da marchi come Ganor Dominic, Espressoh e Manifest. Le opere di Masha hanno trovato inoltre spazio in pubblicazioni come Grazia Italia, Divide e Gasher Journal e hanno fronteggiato le copertine di Room and East del Northeast Literary Magazine. L’artista è riuscita anche ad ottenere il secondo posto all’ultima mostra virtuale “Rebirth” alla Holy Art Gallery di Londra.
Per chi, come noi, fosse rimasto affascinato e incuriosito dal lavoro di Masha può approfondire l’esplorazione delle sue creazioni sul suo sito personale https://wanderfeeds.com/mashanovapress provvisto anche di uno shop online in cui è possibile acquistare le opere dell’artista.