Eva Banks e la sua vita in bianco e nero
L’arte della semplicità
“Fai ciò che ami e non lavorerai nemmeno un giorno”. Viviamo in un mondo frenetico e rendere il lavoro un vero piacere è un lusso che in rare occasioni diventa realtà. Tuttavia decidere di cambiare vita, abbracciare una passione e renderla il proprio lavoro è sempre possibile, ed Eva Banks ce lo conferma.
Grande appassionata del suo lavoro, regala ai suoi clienti la possibilità di trasformare in arte un emozione, un ricordo o un concetto. É infatti una giovane artista che dopo aver lavorato come fashion designer si è immersa nel meraviglioso mondo dei tatuaggi.
Eva Banks – nome d’arte legato al padre – nasce a Livorno nel 1990 e da sempre ha un profondo senso estetico, capace di osservare il mondo e catturarne le bellezze.
Dopo il diploma si reca a Firenze per studiare Fashion design al POLIMODA, rinomata università per menti creative. Tuttavia presto si rende conto che il mondo della moda non fa per lei. Spronata dal padre e senza ancora un tatuaggio sulla pelle, decide di avventurarsi nell’affascinante arte del tattoo.
Inizia così la sua avventura e viene presa come apprendista da una delle più influenti ed iconiche tatuatrici del momento: Amanda Toy, con la quale lavorò al fianco nel suo Toy Tattoo Parlour e dalla quale imparò l’impegno, la serietà e la dedizione necessarie per questo mestiere. Un anno dopo però, l’arrivo alla Bohéme Tattoo Parlour di Jessica Aaron sancisce il vero salto di qualità della sua carriera.
Un’altra svolta decisiva avviene quando Eva si trasferisce al Red Couch Tattoo Shop, studio a due passi dalle colonne di San Lorenzo a Milano, dove tutt’oggi lavora.
L’incontro con Bad Bro, lo stile americano e diretto come quello dei tattoo parlor di una volta, la rapiscono immediatamente.
Blackworker convinta inizia a definire il suo stile riducendosi all’essenziale: linee pulite e grafica chiarissima l’aiutano a comunicare sempre le sue idee, gli stati d’animo e la visione della realtà che ci circonda, dalla quale trae costantemente ispirazione. Sostenitrice della semplicità, non apprezza le sfumature.
D’altronde anche nella vita personale Eva si definisce una persona “bianco o nero”, nonostante riconosca che, nel corso della vita, sia importante imparare ad accettare anche il grigio.
Come l’artista ha fatto notare in alcune precedenti interviste c’è ancora un grandissimo pregiudizio verso il tatuaggio e tutto quello che ci gira attorno. Il tatuatore è, ancora oggi, una professione vista spesso con sufficienza. Inoltre l’artista sottolinea come ci sia una tendenza a suddividere i tatuaggi per categorie quando il tatuaggio nasce come espressione personale; perciò è difficile, se non impossibile, categorizzarli.
Ci sono ancora tanti traguardi da raggiungere affinché il tatuaggio sia riconosciuto come una qualsiasi altra forma d’arte ma Eva Banks è determinata a portare avanti la sua passione, nonostante i pregiudizi. Se le chiediamo dove si vede fra dieci anni lei ha solo una certezza: ovunque sarà, starà ancora tatuando.